FRANCESCO BORRELLI



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“Di origine campane, Francesco Borrelli arriva a Livorno, città di storica tradizione pittorica, nel 1970. Le sue esperienze in Libia, sotto i preziosi insegnamenti di un maestro nel campo della grafica cartellonistica, lo portano ben presto a cimentarsi con successo, anche nella pittura.
Da autodidatta, si addentra nello studio delle immagini senza tralasciare nessuna visione che gli si presenti nella quotidianità. Attento ai particolari, alla precisione nei tratti, e profondo conoscitore delle tonalità cromatiche, entra ben presto in sintonia con la città labronica, intraprendendo un personale cammino fatto di estrosità e creatività.
Ogni soggetto, sia che si tratti di nature morte, paesaggi, ritratti o composizioni, viene realizzato con accuratezza nei dettagli, tanto da avvicinarlo agli iperrealisti americani, pur mantenendo inalterata quella creatività che è insita negli artisti italiani. Le sue opere diventano quindi originali e uniche , il suo dinamismo lo porta negli anni a sperimentare, oltre a soggetti di varia natura, anche tecniche e supporti diversi.
Questa continua ricerca gli ha permesso di rimanere al passo con i tempi, e di essere un pittore moderno, nonostante i 60 anni di attività nel campo pittorico. Le sue idee compositive, infatti, si sono dimostrate nel tempo vincenti, in quanto il pubblico ha potuto apprezzare il dinamismo dell’artista, ma soprattutto la molteplicità dei soggetti presenti nei suoi quadri.
Di fronte alle opere di Francesco Borrelli si rimane colpiti dalla coloristica, dalla creatività ma soprattutto dall’originalità. Originalità che nasce anche dalla ricerca di certi supporti, fuori dai classici canoni della tela vista come mezzo unico e indivisibile.
FRANCESCO BORRELLI FRANCESCO BORRELLI FRANCESCO BORRELLI FRANCESCO BORRELLI

Nella sua ultima produzione battezzata “ stile mosaico” ritroviamo quel filo conduttore che lo aveva reso protagonista anni addietro attraverso la sua pittura “effetto mosaico”. Le due tecniche, pur se differenti nell’applicazione, mettono in primo piano la scomposizione del soggetto, sia esso un fiore o un paesaggio, un ritratto o una natura morta. Tanti pezzi, come un puzzle , che uniti compongo l’opera stessa, ma che presi singolarmente possono essere anch’essi un dipinto a sè stante.
Specialmente nella produzione che l’ha visto protagonista nell’ultima rassegna d’arte “Premio Rotonda città di Livorno 2011”, il pubblico è rimasto ammaliato dal suo “giardino fiorito”, dove “Gigli”, Orchidee”, “Margherite” ed altri fiori caratteristici, sono stati resi luminosi e vibranti attraverso una particolare tecnica
Gli sfondi realizzati con smalti, applicando l’olio successivamente, hanno reso queste opere, con contrasti lucidi e opachi, pezzi affascinanti, luminosi e poetici al tempo stesso. Oggi, agli occhi di alcuni, queste visioni, potrebbero sembrare “classiche” e superate, ma chi vive d’arte quotidianamente non può che apprezzare e condividere una scelta che non è solo frutto di una padronanza tecnica acquisita nel tempo, ma vera e propria estrosità , inscindibile dal valore dell’opera stessa.
Sono certo, dopo avere analizzato l’artista, anche grazie all’intervista tenutasi nel suo studio, che Francesco Borrelli, nonostante la sua età, saprà riservare in futuro nuove sorprese nel campo pittorico, e non mi meraviglierei se il suo nome, con il tempo, entrasse a far parte di circuiti artistici di rilievo”.

Mauro Barbieri

 
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